Prenditi cura dei tuoi gioielli in ottone

Prenditi cura dei tuoi gioielli in ottone

Per I Miei Bulloncini scegliamo l’ottone perché è un materiale incredibile: resistente, affascinante, vivo.

Proprio come l’argento, anche l’ottone ossida, può cambiare leggermente colore con il tempo e il contatto con aria, pelle, umidità. Ma questa non è una rovina: è la sua natura, la sua bellezza e la sua essenza.

L’oro è praticamente l’unico metallo che non ossida, ma l’ottone (così come l’argento) può essere facilmente pulito e riportato alla sua lucentezza originale con metodi semplici e naturali.


Perché amiamo l’ottone?

🔩 È resistente e ideale per l’uso quotidiano.

💛 Ha il calore dell’oro.

✨ Si trasforma, si adatta a chi lo indossa e torna sempre a brillare con poche cure.

💍 È un materiale eterno: non si rovina mai per davvero.

 

Piccolo consiglio: gli anelli sono i gioielli più soggetti a ossidazione, perché sono sempre a contatto con le mani, l’acqua, i saponi, i gel igienizzanti e le superfici. Basta però un po’ di cura in più per farli tornare splendenti!

 

Come prenderti cura dei tuoi gioielli in ottone

Per mantenere i tuoi gioielli belli e luminosi, basta seguire alcune semplici accortezze:

🔩 Pulisci l’ottone con un metodo naturale: aceto di vino bianco + sale grosso. Immergi il tuo gioiello in ottone per qualche minuto, poi risciacqua con acqua e asciuga bene.

In alternativa, puoi usare bicarbonato e succo di limone.

🔩 Riponili in un sacchettino ermetico, per limitare il contatto con aria e umidità quando non li indossi.


COSA EVITARE ❌

🚫Profumi e creme: questi prodotti sono nemici di tutti i gioielli!

‼️Non indossarli alle terme, in sauna o in piscina.

💧Evita di lasciarli a contatto con superfici umide o bagnate.


Ricorda: l’ottone è un metallo vivo, respira proprio come te!

Non devi temere l’ossidazione: è naturale, proprio come accade all’argento.

L’importante è sapere che con una piccola cura i tuoi gioielli torneranno splendenti, come nuovi.

Indossali, amali, vivili. E quando vuoi, ridai loro luce.

Perché i materiali vivi non si rovinano: raccontano storie.

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